Una notizia sconvolgente: la scuola superiore “Morvillo Falcone” di Brindisi è stata devastata da un attacco assurdo. Una bomba è esplosa proprio mentre alcune ragazze della scuola passavano vicino ad un cassonetto e Melissa, 16 anni, ha perso la vita mentre 6 studenti restano feriti ed una di loro sta lottando fra la vita e la morte.
Una notizia carica di dolore, carica di punti di domanda che entra nelle nostre vite come una stilettata sul volto portandoci a dimenticare quanto stiamo vivendo per concentrarci sull’ennesima ingiustizia di chi… ancora non sappiamo. In rete si parla di attacco mafioso-camorristico, i telegiornali fanno quasi intendere si possa trattare di un’azione di un malato, magari disperato, che ha agito per una questione passionale o ideologica. Ma c’è anche chi, in rete, fa illazioni pensando a complotti di stato, per distogliere l’attenzione dalla situazione devastante che stiamo attraversando sia politicamente sia economicamente.
Qualsiasi sia la verità il fatto è che Melissa, poco più di una bambina, ha perso la vita e lei non potrà capire perché sia successo e nessuno darà delle risposte ai suoi genitori che sono devastati dal lutto.
Saluto la TL di Twitter e mi rendo conto che uno dei TT è di nuovo #terremoto. Che succede? Inizio a guardare in giro e la notizia del terremoto, avvenuto alle 4 di stamattina, è stato grave e sconvolgente. Si parla di Ferrara e di tanti paesini limitrofi, si parla della provincia di Modena… si parla dell’avanzamento verso nord ma non posso fare a meno di pensare a come staranno le persone che conosco. A Ferrara vivono due amici: Rudy Bandiera e Riccardo Scandellari. Riccardo è il primo a postare le notizie e di Rudy ancora non leggo nulla tant’è che mentre vado a dare il buongiorno a Lele gli racconto che è successo stanotte e mi dice: “manda un messaggio a Rudy” che, per fortuna, sta bene. Lui e la sua compagna sono scappati in strada spaventati da venti secondi che sono stati lunghi ed interminabili.
Scopriamo che il terremoto è stato inclemente, ha colpito e fatto ben 6 vittime di cui 4 durante l’orario di lavoro. La gente sta bene e si riprenderà in fretta, conosco bene gli emiliani… ma posso solo lontanamente immaginare il terrore, il silenzio devastante e quei secondi interminabili che li hanno portati in “mutande” in mezzo alla strada a sperare e pregare, magari un dio che oggi è troppo impegnato a tenere le fila di un popolo che sta facendo di tutto per andare verso il baratro.
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1 Comment
Grazie Cri, per la tua consueta sensibilità. Bellissimo pezzo, davvero. Io in realtà alle 4.30 twittavo dalla strada, quindi non avresti dovuto preoccuparti, ma probabilmente tu a quell’ora eri a letto ed il tuo messaggio è stato moooolto apprezzato. Un bacio!