Area Creativa su Tiscali innamoramento e amore

Esser felici vuol dire accontentarsi?

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Giorni intensi questi. Ricchi di cambiamenti di mutazioni. Sottili. Impercettibili a volte. Fatiche riposte in gesti quasi inusuali per migliorare l’ambiente, per vedermi, finalmente, sistemata. Ancora tanto c’è da fare. E lo faremo, presto o tardi. La vita ogni giorno ci avviluppa con le sue tensioni e difficoltà. Ma io non mollo. Non desisto di fronte a nulla, tengo duro. E mi scopro felice. Incredibilmente felice. Tanto da destare interesse anche a me stessa. Mai provata tanta felicità? Sì, sì, mi ripeto. Ma forse non così tanta. Eppure di problemi ce ne sono. I soliti. Soldi. Tempo. Figli. Cane. Gatto. Famiglie varie. Il letto ancora troppo piccolo per il riposo notturno, finalmente quotidiano. Però ho i miei riferimenti.
Guardo Lele e sento il mio amore scintillare come il primo giorno, anzi di più. Incrocio gli sguardi dei miei figli e mi soffermo. Sono due creature stupende, con le loro indolenze, i loro difetti, le loro gioie. Sono sani. Mi amano tutti e tre in un modo diverso ed il loro amore mi fa sentire serena. Mi ritrovo a sognare un nuovo bimbo. Piccolo. Tenero. Tutto nostro. Il nostro piccolo frutto d’amore. Una creatura da far crescere in mezzo all’amore anche se in questo mondo dissestato e pieno di pericoli.
Mi accontento? Non so. È un’arte strana quella dell’accontentarsi. Se guardare a questa mia nuova vita significa accontentarsi io lo faccio e ne sono felice. Finalmente.
E continuo a sperare. Sempre.

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